L’evoluzione dei bagni chimici
25 / 08 / 2023
25 / 08 / 2023
I bagni chimici, quelli che conosciamo tutti, a volte salvifici punti di riferimento durante eventi all’aperto, concerti, festival o cantieri di costruzione, hanno una storia più interessante di quanto si possa immaginare.
La loro storia inizia negli anni ‘40, durante la seconda guerra mondiale, quando le truppe militari avevano bisogno di soluzioni igieniche portatili. I primi bagni chimici erano rudimentali e simili a piccole cabine che potevano ospitare una persona alla volta. Erano costituiti da un serbatoio di raccolta per i rifiuti e da un prodotto chimico che ne riduce l’odore sgradevole.
Negli anni successivi, i bagni chimici sono stati adottati anche in altre situazioni, come cantieri di costruzioni e fiere all’aperto. La loro portabilità e la praticità di avere un bagno disponibile in qualsiasi luogo li hanno resi una soluzione popolare.
Con il passare del tempo, i bagni chimici si sono evoluti notevolmente. Le cabine sono diventate più spaziose. I serbatoi di raccolta sono stati ottimizzati per ridurre gli odori e la manutenzione è diventata più efficiente.
Inoltre, i materiali utilizzati nella costruzione dei bagni chimici sono migliorati nel corso degli anni. Ora troverai bagni chimici resistenti e durevoli, realizzati con materiali come plastica rinforzata e acciaio inossidabile, che li rendono più sicuri e igienici.
L’aspetto più interessante dell’evoluzione dei bagni chimici è l’introduzione di servizi aggiuntivi. All’interno delle cabine infatti oggi ci sono lavandini, dispenser di sapone e accessori che offrono una soluzione confortevole per andare incontro a tutte le esigenze igieniche.
Negli ultimi anni, l’attenzione verso l’ecologia e la sostenibilità ha portato a sviluppare delle soluzioni anche in questo settore. Sono stati progettati WC ecologici che riducono il consumo di acqua e vengono utilizzati prodotti chimici biodegradabili. Come ad esempio tutta la linea dei bagni chimici KOBAK che è realizzata in polietilene 100% riciclabile. Il modello ROCKET (ne parliamo qui), è il WC chimico sostenibile per antonomasia, dotato di pannello solare che attiva varie funzioni, come la luce led con sensore di presenza, il dispenser automatizzato di gel e l’irroratore di profumo igienizzante che purifica l’interno della cabina. Un bagno chimico 2.0 pronto a soddisfare tutti i bisogni dei fruitori più esigenti.